“Baroque stories” | Anniversario Scarlatti: Tu resti o mio bel nume

Venerdì 29 agosto h.18,00 - Conegliano, Sala dei Battuti “Baroque stories” - Tu resti o mio bel nume – Le cantate per basso di Alessandro Scarlatti Patrizio La Placa, baritono - Cenacolo Musicale

Descrizione

Scarlatti fu uno dei compositori barocchi più versatili, capace di unire rigore e fantasia melodica. Dopo essersi affermato a Roma, grazie anche alla protezione di Cristina di Svezia, nel 1684 si trasferì a Napoli come maestro di cappella, dove ampliò la sua produzione vocale.
Tra le sue numerose cantate, quelle destinate alla voce di basso sono poche rispetto a quelle per soprano o contralto. Il concerto ne propone una selezione, restituendo la varietà espressiva e la scrittura raffinata che caratterizzano questo repertorio.

Interpreti

Patrizio La Placa, baritono

Cenacolo Musicale

Programma

Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Sotto l’ombra di un faggio
Recitativo – Aria – Recitativo – Aria

Nicolò Porpora (1686-1768)
Sinfonia n 2 in Do maggiore
da “Sinfonie da Camera Op 2”
Adagio – Allegro – Affettuoso – Allegro

Alessandro Scarlatti
Tu resti, o mio bel nume
Recitativo – Aria – Recitativo – Aria

Nicolò Porpora
Sinfonia n 1 in Sol maggiore
da “Sinfonie da Camera Op 2”
Adagio – Allegro – Aria I – Aria II

Alessandro Scarlatti
Immagini d’orrore
Aria – Recitativo – Aria

Patrizio La Placa

Dopo la sua formazione musicale dapprima come puer cantor della Cappella Musicale Pontificia Sistina e poi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione di José Maria Sciutto, si laurea con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “S.Cecilia” di Roma, prima al Triennio Superiore di Canto Lirico, in seguito al Biennio di Canto Barocco sotto la guida di Sara Mingardo.

Nel 2018 è allievo dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca, dove si perfeziona con musicisti quali Fabio Luisi, Richard Bonynge, Claudio Santoro, Vittorio Terranova, Stefania Bonfadelli, Renata Lamanda, approfondendo lo studio della tecnica vocale grazie alle lezioni di Sherman Lowe. Allievo del Corso di alto perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, partecipa a lezioni e masterclass con i maestri Bruno De Simone, Sonia Ganassi, Jessica Pratt, Chris Merrit, Giacomo Prestia.

Collabora con la Cappella Musicale Sistina con la quale ha inciso diversi dischi per l’etichetta Deutsche Grammophon. In qualità di solista ha debuttato ne Il barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello sotto la direzione di Fabio Biondi al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Al Festival della Valle d’Itria del 2018 interpreta il ruolo di Capitan Rodimarte nell’opera buffa di Alessandro Scarlatti Il trionfo dell’onore che replicherà al Teatro del Giglio SHOWA di Kanagawa per il Belcanto Opera Festival in Japan. Al Teatro Olimpico di Vicenza veste i panni di Darete nella prima esecuzione mondiale in tempi moderni dell’opera Polidoro di Antonio Lotti con la direzione di Francesco Erle. Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino debutta diversi ruoli tra cui quello di Moralès nella Carmen di Bizet diretta da Matteo Beltrami con la regia di Leo Muscato; Henri Martel nell’opera di Offenbach Un marì a la porte con la direzione di Valerio Galli e la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi); Fiorello ne Il barbiere di Siviglia di Rossini con la direzione di Michele Gamba e la regia Daniele Michieletto; Antonio ne Le nozze di Figaro di Mozart con la direzione di Kristiina Poska e la regia di Sonia Bergamasco.

Nell’edizione del 2018 del Festival della Valle d’Itria interpreta il ruolo di Frangipani nella prima versione italiana dell’opera Coscoletto, o il lazzarone di Offenbach con la direzione di Sesto Quatrini. Ritorna al Teatro Olimpico di Vicenza, nel settembre 2020 vestendo i panni di Clistene ne L’Olimpiade di Vivaldi con la direzione di Francesco Erle e la regia di Bepi Morassi e nell’agosto 2021 interpretando il ruolo di Achior nell’oratorio La Betulia liberata di Mozart con la direzione di Marco Comin.
Nell’ottobre 2021 veste i panni di Uberto ne La serva padrona di Govanni Battista Pergolesi, con la direzione di Angelo Michele Errico, nella Sala Baldini di Roma. Nel novembre 2021 debutta il ruolo di Leporello nel Don Giovanni di Mozart al Teatro Duse di Bologna diretto da Tommaso Ussardi con la regia di Giovanni Dispenza. Nel gennaio 2022 è Lo Schiavo nell’allestimento di Cecilia di Licinio Refice al Teatro Lirico di Cagliari diretto da Giuseppe Grazioli con la regia Leo Muscato, mentre a febbraio canta al Teatro Verdi di Pisa nel Giulio Cesare di Händel diretto da Carlo Ipata con la regia Matteo Mazzoni. Nel marzo 2022 veste nuovamente i panni di Leporello al Teatro Comunale di Carpi diretto da Angelo Gabrielli con la regia Alessandro Bertolotti.
Nel settembre del 2022 è Strabone nell’intermezzo La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti, allestito dal Laboratorio per l’Opera Barocca di Barocco Europeo.
Sempre con il Cenacolo Musicale ha registrato le Cantate per basso, archi e continuo di Alessandro Stradella e Alessandro Scarlatti.
Nel febbraio 2023 ha fatto il suo debutto come basso solista nella Messa in Do Minore di Mozart nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, sotto la direzione del maestro Honeck.
A ottobre ha debuttato al Teatro Piccolo Regio di Torino, nuovamente nei panni di Martel in Un marì a la porte di Offenbach e al Teatro dell’Opera di Roma, con Giulio Cesare di Händel, nei panni di Curio (dir. R.Alessandrini, regia D. Michieletto).

Nel 2023 è risultato vincitore di concorso del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

A settembre 2024 è stato protagonista della nuova produzione dedicata alle cantate per basso di Bach con Cenacolo Musicale.

Cenacolo Musicale

Cenacolo Musicale è l’evoluzione del Duo Syntagma, fondato nel 1995 dai clavicembalisti Donatella Busetto e Walter Spadotto, riuniti attorno al loro compianto maestro Edward Smith, per approfondire la musica scritta per due clavicembali.
Il desiderio di esplorare un repertorio più vasto ha portato all’apertura ad altri musicisti e alla trasformazione del duo in un ensemble cameristico con cui costruire programmi che permettessero di far conoscere la musica antica e barocca dapprima al pubblico della regione, il Friuli Venezia Giulia, e poi a un pubblico sempre più ampio.
Nel corso degli anni tra i musicisti dell’ensemble si è instaurato un profondo rapporto di interscambio: ciascuno apporta la propria esperienza professionale, di studio e di approfondimento a vantaggio di una visione d’insieme condivisa.

Dal primo concerto del 1998, alla presenza del premio Nobel Rita Levi Montalcini, l’ensemble si è esibito in Italia e in Europa nei principali festival tra i quali Festival Antiqua di Torino, Festival Paganini di Genova, Carniarmonie di Udine, Festival Barocco di Trento, Mittelfest di Cividale del Friuli, Festival Cusiano di Musica Antica di Orta,  Festival Dimanche Musique Corpataux di Friburgo, Festival Opera Barocca di Praga.
Cenacolo Musicale è tra i promotori dei progetti di Barocco Europeo quali  il Laboratorio per l’Opera Barocca e il Festival MusicAntica – Baroque Stories.

L’ensemble ha al suo attivo il CD Gaude, nunc gaude con il soprano Linda Campanella e Edward Smith all’organo, pubblicato da Rainbow Classics, e l’album Se con stille frequenti con il contralto Sara Mingardo, pubblicato dall’etichetta Arcana e accolto con favore dalla critica internazionale.

Gli albori
Tutto è partito dallo studio del repertorio per due clavicembali iniziato con il collega Walter Spadotto con cui Donatella Busetto ha fondato il duo Syntagma. Periodicamente Walter e Donatella si riunivano a casa di Donatella per prendere lezioni dal maestro Edward Smith, scomparso nel giugno del 2023. Il duo si è presto sciolto, ma le lezioni con Edward sono continuate, invitando altri amici strumentisti e cantanti. Questi appuntamenti si sono trasformati presto in autentici seminari di musica barocca, dapprima sempre nel salotto di casa, poi in sedi più consone e aperti ad altri musicisti. Da queste prime formazioni è nato Cenacolo Cembalistico Italiano e sono arrivati i primi concerti. Poi, nel 2000, il nome si è trasformato definitivamente in Cenacolo Musicale.

La scelta del nome
Esprime perfettamente gli intenti dei musicisti che ne fanno parte, cioè ritrovarsi insieme per condividere la passione per la musica. Ma non solo: ognuno mette in comune le esperienze professionali individuali, le conoscenze musicali, le proprie idee e, soprattutto, la progettualità, come quella di  ampliare il repertorio, di aprirsi all’interscambio tra generi musicali differenti. Si condivide soprattutto la voglia di sperimentare. Ma anche quella di provare piacere facendo musica insieme.

L’attitudine alla sperimentazione
L’ensemble si presenta con programmi particolari, che abbiano come oggetto, per esempio, consuetudini sociali, come i convivi nei palazzi signorili, durante i quali si eseguiva musica. Emblematico è il programma intitolato “Salone Margherita. Musica a Milano al tempo del Viceré spagnolo”. Oppure programmi che indagano aspetti legati all’ambito religioso, come il programma “Ich habe genug”. Oppure all’ideazione di concerti con percorsi tematici che permettano al pubblico di cogliere legami con la storia, come il programma “Mitteleuropa e primo classicismo” o ancora l’esplorazione  di nuovi repertori, come nel programma “El Nuevo Mundo” dedicato alla musica barocca sudamericana. L’intento dell’ensemble è da sempre improntato alla ricercatezza e a rendere vivo il repertorio eseguito.

Il rapporto con il pubblico
Nel tempo l’ensemble è riuscito a creare un pubblico che segue con assiduità i concerti e che apprezza i programmi. L’opinione del pubblico è tenuta molto in considerazione ed è lusinghiero quando sono comprese a fondo le intenzioni che hanno portato alla definizione dei programmi. Ogni concerto è introdotto da una breve e semplice spiegazione perché l’ensemble è convinto che il pubblico apprezzi di più la musica quando è informato.

Gli obiettivi
Cenacolo Musicale fa capo all’associazione Barocco Europeo, nata con le stesse finalità, soprattutto quella di favorire la conoscenza della musica barocca. Tra i prossimi obiettivi, al primo posto figura quello di ampliare la produzione di opere barocche, soprattutto intermezzi, come per esempio La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi (produzione del 2024), che si colloca come naturale prosecuzione dei precedenti allestimenti: La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti (produzione del 2022), L’impresario delle Canarie di Domenico Sarro (produzione del 2021) e Bacocco e Serpilla di Giuseppe Maria Orlandini (produzione del 2019) a cui si aggiunge la più ampia produzione del 2023 della serenata Aci, Galatea e Polifemo di Georg Friedrich Händel.

Prossimi eventi

14 Nov 2025 Ore 21:00

“Danubio ponte tra culture e civiltà” – Le agane e il mugnaio

Barocco Europeo in collaborazione con Ortoteatro
Teatro Zancanaro
Sacile
Ingresso Libero
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29 Nov 2025 Ore 21:00

“Baroque Stories” | Anniversario Scarlatti: Napoli sfida Venezia

Manuel Staropoli, flauto - Cenacolo Musicale
Ex convento San Francesco
Pordenone
Biglietto 10,00 €
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