Descrizione
Quello proposto dagli allievi e dalle allieve delle terze e delle quarte della scuola primaria “Marconi” di Aviano, è uno spettacolo che affonda le radici nelle leggende popolari friulane. Guidati da Lucia Roman di Ortoteatro, i bambini e le bambine mettono in scena un testo originale di Fabio Scaramucci liberamente ispirato all’omonima leggenda popolare.
Lo spettacolo nasce all’interno del progetto Danubio, ponte tra culture e civiltà, con l’obiettivo di avvicinare i bambini a uno dei temi più urgenti e affascinanti del nostro tempo: l’acqua. Non solo risorsa vitale, ma elemento “magico”, capace di unire popoli, custodire memorie e alimentare la biodiversità lungo il suo corso.
Descrizione
Quando Mario, giovane figlio di un mugnaio, resta orfano a causa delle misteriose agane, figure femminili misteriose, legate all’acqua, spesso benevole, talvolta ingannatrici. A Mario non rimane altro che il silenzio dei boschi e il suono dell’acqua che scorre. Nel cuore di una valle remota trova rifugio, coltivando il sogno di riprendere il mestiere del padre. Ed è lì che incontra la bellissima Selest, di cui si innamora perdutamente.
Insieme costruiscono una famiglia, una nuova speranza. Ma alla nascita della loro primogenita, l’incanto si spezza: la bambina scompare, rapita da forze oscure. E con la verità affiora anche l’inimmaginabile: Selest è una di loro. Una agana.
Per riavere la figlia, Mario dovrà affrontare un viaggio che si snoda tra antichi patti, prove da superare e confini sempre più labili tra amore e inganno, umano e sovrannaturale.
Interpreti
Allievi e allieve delle terze e quarte classi delle primarie dell’Istituto comprensivo “Marconi” di Aviano
Lucia Roman, regia