Jazz, Barocco and more!

Gli Standard, dal Barocco al Jazz, l’interpretazione, l’improvvisazione, l’invenzione!

Jazz, Barocco and more!!

TRIO MELTÈMI

Francesca Ajmar                  voce

Marco Bianchi                     vibrafono

Tito Mangialajo Rantzer       contrabbasso

Il Trio prende ispirazione dal nome dei Meltèmi, venti monsonici       che arrivano da nord, che in estate soffiano nel bacino del Mar Egeo.

L’idea del vento, della navigazione e del viaggio formano il tessuto di ricerca interpretativa e improvvisativa del Trio, partendo da elementi comuni tra differenti mondi musicali. Un’accurata ricerca di dialogo e di collegamento attraverso il linguaggio dell’improvvisazione, tra universi musicali solo in apparenza distanti, in cui si ritrovano elementi comuni, ma in cui si desidera  sperimentarne le differenze in modo non idiomatico.

Musiche di Tarquinio Merula, Alfonso X el Sabio, Monteverdi, Federico García Lorca, Carla Bley, John Coltrane, Billy Strayhorn, Luiz Bonfá, Tom Jobim, brani originali di Francesca Ajmar e Tito Mangialajo Rantzer.

Curriculum esecutori

Francesca Ajmar nasce a Milano nel 1971. La grande passione che prova per la musica fin dall’infanzia, l’ha portata negli anni a studiare pianoforte e strumenti a fiato come il flauto traverso ed il sax, per poi specializzarsi nell’uso della voce sia a livello tecnico che interpretativo, studiando con insegnanti quali Tiziana Ghiglioni, Sheila Jordan, Kate Baker,                  Norma Winstone, Shawnn Monteiro, Jay Clayton.

Dal 1999 è docente di “Canto Jazz” presso il Conservatorio ISSM                “F. Vittadini” di Pavia. Nel 2000 ha conseguito il “Premio Speciale della Giuria” al Concorso per giovani jazzisti organizzato dal “Lagomaggiorejazz Festival”. Nel 2002 viene votata dalla rivista “Musica Jazz” tra i migliori giovani talenti; canta in duo con Attilio Zanchi, nella colonna sonora per un video, finalista award al New York Festivals 2002, realizzato da Claudio Barbagallo. Nello stesso anno esce per “A-Beat” il suo primo CD, in cui si presenta come autrice, oltre che interprete. Nel 2005 si classifica finalista al concorso jazz “Massimo Urbani”. Il suo amore per la musica brasiliana, che risale alla sua adolescenza, l’ha portata a formare il trio acustico “Doze Cordas” con Tito Mangialajo Rantzer e Massimo Minardi, trio con cui registra e pubblica nel 2006 il CD “Brisa”. Nel 2007 registra e pubblica con Mario Zara (p), Tito Mangialajo Rantzer (cb) e Massimo Pintori (batteria), un CD monografico dedicato a Cole Porter; nello stesso anno esce per l’etichetta C-jam un CD a nome del pianista Michele Franzini, che la chiama ad interpretare l’intera pubblicazione dedicata ad un repertorio di Standard Jazz, da lui arrangiati. Nel 2009 realizza un CD dedicato ad Aldir Blanc, grande paroliere e scrittore carioca, con musiche di     Moacyr Luz, Guinga e João Bosco. Questo lavoro, registrato con Roberto Bernardini, con la partecipazione di Gabriele Mirabassi e Gilson Silveira, pubblicato con “Dodicilune Records”, è stato presentato su Rai Radio3, oltre che su Radio Popolare, Radio France 2, in Brasile ed in Argentina.  In questi anni ha collaborato con alcuni tra i più importanti jazzisti italiani:   Antonio Faraò, Luca Aquino, Gianni Cazzola, Luciano Milanese, Paolo Botti, Riccardo Bianchi, Marco Ricci, Carlo Morena, Gigi Cifarelli, Antonio Zambrini, Simone Daclon, solo per citarne alcuni, oltre a prestigiosi artisti brasiliani come la cantante Paula Santoro, i sassofonisti Daniela Spielmann, Sérgio Galvão, l’armonicista Gabriel Grossi, e il batterista Carlos César Motta. Negli ultimi anni ha partecipato ad importanti festival e rassegne jazz, tra cui MiTo, Montreux, Clusone, Ah-Um Milano Jazz Festival, Cremona, Gabicce, Norcia, Lagomaggiorejazz, Carpi, Festival della Mente… Si è laureata a pieni voti in Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha curato la direzione artistica della rassegna  “Jazz al Broletto”, organizzata dal Comune di Pavia, e per tre anni la rassegna di jazz “Divagando” per GhislieriMusica. Col Conservatorio di Pavia ha organizzato, assieme a Tito Mangialajo Rantzer, il “Vittadini Jazz Festival”, primo festival in Italia dedicato ai dipartimenti jazz dei Conservatori.  Ha organizzato seminari e master class con alcuni dei nomi più importanti del Jazz e della Musica Brasiliana, sia a livello concertistico che didattico: Jay Clayton, Diana Torto, Max Ionata, Joyce Moreno, Paula Santoro, Gilson Silveira, Eduardo Lopez, Mircea Tiberian, Carlo Morena, Joe Fonda. Nel 2014 è uscito per l’etichetta svizzera FMC il suo CD, “Dois Lugares”, con la partecipazione, come autore ed interprete, di Moacyr Luz, pietra miliare del samba carioca, e tra i maggiori compositori di Música Popular Brasileira. Moacyr Luz, uno dei compositori di Gilberto Gil, Leyla Pinheiro, Leny Andrade, scrive per Francesca Ajmar sette brani, registrandoli con lei in Italia. Questo lavoro ha ricevuto ottime recensioni sia in Italia che in Brasile. E’ stato presentato dal vivo a a “Brasil”, Radio1 Rai, trasmesso come “Disco della Settimana” a Fahrenheit, Radio3 Rai, ad “Avenida Brasil” di Radio Popolare, e presentato a “Babilonia”, trasmissione della Rete2 della Radio Svizzera, oltre ad essere trasmesso con continuità in Brasile alla Rádio Meridional. Nel 2016 è stato presentato dal vivo in alcuni locali storici di Bossa Nova e Samba a Rio de Janeiro, accompagnata da Antonio Zambrini, Tito Mangialajo Rantzer, Daniela Spielmann, Carlos César Motta e Moacyr Luz.

Appena uscito per la prestigiosa etichetta di jazz “A-Beat” il suo ultimo lavoro discografico, registrato nel 2018, con ospite uno dei più importanti sassofonisti della storia della Bossa Nova e del Jazz, Hector “Costita” Bisignani. In questo CD interamente dedicato alla Bossa Nova, una formazione con cui Francesca Ajmar collabora stabilmente: Michele Franzini (p), Tito Mangialajo Rantzer (cb), Vittorio Sicbaldi (d), ed in alcuni brani, Carlo Nicita (fl. t) e Alberto Graziani (g). I brani appartengono a compositori brasiliani con cui Hector Costita ha lungamente collaborato, come           Tom Jobim, Johnny Alf, Edu Lobo, Sérgio Mendes, oltre a composizioni originali di Carlo Nicita e della stessa Ajmar.

 

Tito Mangialajo Rantzer, contrabbassista jazz, ha studiato con Franco Feruglio, Giorgio Azzolini, Furio Di Castri e Walter Booker.
Ha collaborato e inciso CD con Antonio Zambrini, Giovanni Falzone, Francesca Ajmar, Nexus, Michele Franzini, Tino Tracanna, Giancarlo Locatelli, Arrigo Cappelletti, Antonio Faraò, Carlo Nicita, Paolo Botti, Corrado Guarino, Giancarlo Tossani, Piero Delle Monache, Dimitri Grechi Espinosa…
Ha avuto il piacere di collaborare, sia in sala di registrazione che dal vivo, con grandi musicisti americani come Lester Bowie, Herb Robertson, Roswell Rudd, George Garzone, Brian Lynch.
Ha suonato in quasi tutti i più importanti Jazz Festival in Italia e in Europa esibendosi in Germania, Francia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Russia, Portogallo, Malta, Australia, Kenya, Mozambico, Sud Africa, Zimbabwe, Gabon, Etiopia, India, Brasile e Turchia…
Con Francesca Ajmar ha collaborato all’incisione, fra gli altri, dei Cd “Dois Lugares” insieme a Moacyr Luz, leggenda del Samba Carioca, presentando quindi questa registrazione a Rio De Janeiro in storici e prestigiosi locali, e “Estrada do Sol”, con la partecipazione del grande sassofonista brasiliano Hector “Costita” Bisignani.
Nel 2000 è stato votato nel referendum indetto dalla rivista Musica Jazz tra i dieci migliori nuovi talenti del jazz italiano.
Ha suonato nella colonna sonora dei film di Silvio Soldini “Pane e Tulipani”, “Brucio nel vento”, “Agata e la tempesta”, “Giorni e Nuvole”; “Estomago” del brasiliano Marcos Jorge e “Il caso dell’infedele Klara” di Roberto Faenza, tutti con musiche di Giovanni Venosta.
Nel 2004 ha eseguito, al basso elettrico, la prima assoluta del “Concerto per violoncello, basso elettrico e orchestra d’archi” di Nicola Campogrande: al violoncello il Maestro Mario Brunello.
Come sideman ha collaborato all’incisione di oltre 90 Cd.
Nel 2014 è uscito “Dal basso in alto”, primo cd a suo nome, per contrabbasso solo.
Del 2016 è il cd “Dedications”, del Tito Mangialajo Rantzer Quartet.

Marco Bianchi nato il 29/02/1980 in provincia di Como, si avvicina alla Musica suonando la batteria all’età di 8 anni con Marco Castiglioni nella scuola allievi della banda del paese, fino all’ammissione in conservatorio nel 1991. Si diploma in strumenti a percussione nel 1999 presso il conservatorio “G.Verdi” di Como sotto la guida dei maestri Walter Morelli e Paolo Pasqualin. Frequenta master di perfezionamento Jazz con Skip Hadden, Francesco D’Auria, Alex Battini, Mike Quiin, Giorgio Gaslini, Daniele Di Gregorio, Achille Succi, Riccardo Luppi, Giampiero Prina, Alberto Mandarini e Roberto Bonati. Si dedica principalmente al vibrafono Jazz studiando con il vibrafonista, percussionista e compositore Daniele Di Gregorio.

Tra la metà degli anni 90 e i primi anni del 2000 collabora con diverse orchestre classiche, orchestre di fiati e formazioni cameristiche. Partecipa a diverse manifestazioni musicali di prestigio tra cui il WASBE di Schlaming (Austria), il concorso mondiale di Kerkrade (Olanda) vincendo il primo premio con menzione, la rassegna di musica contemporanea della città di Strasburgo (Francia). Risulta inoltre idoneo alle audizioni dell’Orchestra Giovanile Italiana per due anni consecutivi. Partecipa al concorso europeo “EUROJAZZ” 2001 classificandosi secondo nella categoria “Miglior Nuovo Talento”. L’anno successivo da’ vita a “Vibrarpa” con l’arpista Raoul Moretti e incide il disco “SCIANTI”. Nel 2004 vince la massima borsa di studio per il Berklee’s College of Music (Boston -USA). Insieme a Matteo Mascetti fonda il POWER DUO e incide l’album “Armalletale” che guadagna una nomination alla voce ” MIGLIOR DISCO DELL’ANNO 2005″ nella categoria Jazz, al referendum indetto dalla rivista “Musica e Dischi”e si classifica secondo al concorso “Memorial Naco Percfest 2006”. L’anno successivo incidono il disco “Braidus in Funk” di Andrea Braido.Con il chitarrista Maurizio Aliffi progetta e registra l’album di composizioni originali: “Sottomarini e Pattini” sul quale è incisa la Rat-man Suite dedicata al fumettista Leo Ortolani. È autore della colonna sonora del cartone animato “La Nuvola Olga” di Nicoletta Costa, edito da Night Flight per la regia di Mario Moraro e del corto animato “Astro Ecole” per la Tv Francese. Collabora con la compagnia teatrale “Anello di Moebius” (Coopattivamente), con il regista e drammaturgo Jacopo Boschini e compone con Raoul Moretti le musiche per lo spettacolo “Pattumopoli” prendendo parte a vari spettacoli in veste di musicista in scena. Dal 2007 collabora con l’”Alfredo Ferrario Swing 5tet” tributando concerti “omaggio a Hampton” in vari festival dedicati al Jazz tradizionale. Nel 2009 partecipa alla manifestazione “Giovani Titani” sotto la direzione artistica di Massimo Nunzi nell’ambito del “festival Jazz di Villa Celimontana” a Roma e “Giovani Titani nei Musei” (in collaborazione con l’ Alexandr Platz). Marco Bianchi ad oggi (anno 2015) ha inciso 45 dischi e da due anni è endorser “Vic Firth” Mallets. In ambito jazzistico ha inoltre preso parte a moltissimi festival nazionali ed internazionali, tra i quali “Ascona Festival”, “Rimini Swing”, “Villa Celimontana”, “Brianza Open”, “Sori Jazz Festival” e molti altri. Attualmente docente di master per vibrafono jazz ai Conservatori di Novara, Como e Lugano (Svizzera).

 

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