ANTONIO VALENTE – Intavolatura de cimbalo, 1576

Antonio Valente, Cieco Napolitano. Così questo musicista, napoletano d'adozione, si firma nella sua fondamentale"lntavolatura de Cimbalo" del 1576, il primo libro dedicato unicamente al clavicembalo, redatto con una speciale e complessa scrittura musicale inventata dallo stesso autore.

Biglietti

Intero 8€

Ridotto 6€ (under 26 / over 65)

Gratuito under 13

Presentazione

Antonio Valente, Cieco Napolitano. Cosl questo rnusicista, napoletano d’adozione, si firrna nella sua fondarnentale”lntavolatura de Cirnbalo” del 1576, ii prirno libro dedicate unicarnente al clavicernbalo, redatto con una speciale e cornplessa scrittura rnusicale inventata dallo stesso autore.
Cieco, ma inventore di una scrittura. Corne spesso accadeva nei tempi antichi, era considerate cieco anche un ipovedente: Valente era probabilrnente affetto da una retinite pigrnentosa acuta o da un glaucoma in stadio avanzato che lo portava a poter vedere solo frontalrnente e con un carnpo visivo circoscritto, ii che gli permise quindi di inventare la sua specialissima scrittura musicale. Non unico esernpio di rnusicista cieco del XVI secolo, pote svolgere ii suo lavoro di organista con grande successo, come dimostra ii Ii bro paga della Chiesa di Sant’Angelo a Nilo in cui prestava servizio: in venti anni di servizio ii suo stipendio venne quasi raddoppiato.
Splendido esempio di inclusione di una persona che oggi definirerno disabile, accettata e libera di svolgere ii proprio lavoro senza restrizioni, Antonio Valente fu celebre ai suoi tempi e stimato nel corso dei secoli- ma ai giorni nostri ingiustarnente trascurato. Un autore fatto di contrasti, le cui rnusiche passano da una scrittura coltissima e raffinata all’impianto piu “pop’; ii tutto condito con sapiente piacevolezza, con a rte sopraffina che incanta e seduce.
Ho voluto circondare la rnusica di Valente di composizioni di autori coevi di area ispani­ca, a ricreare l’arnbiente rnusicale della sontuosa Napoli spagnola della fine del Cinque­cento.11 prograrnma si chiude con un brano del musicista che meglio rappresenta la continuazione dello stile di Valente nell’apoteosi del rnagnifico e delirante prirno Barocco: la Canzon Francese del Principe, don Carlo Gesualdo da Venosa.

Programma

Luys Venegas de Henestrosa (1510 -1570}
Cinco diferencias sobre Conde Claros

Alonso Mudarra (1510 – 1580}
Conde Claros en doze maneras

Antonio Valente (c. 1520- c.1601}
Gagliarda Napolitana con molte mutanze
Recercata del primo tono
Tenore del passo e mezo con sei mutanze
Sortemeplus di Filippo de Monte con alcuni fioretti d’Antonio Valente
Tenore Grande alla Napolitana
Fantasia del primo tono
Lo Ballo dell’lntorcia con sette mutanze
La Romanesca con cinque mutanze

Luis de Milan (XVI secolo)
Pavana lV
A.Valente
Gagliarda Lombarda – Gagliarda Lombarda con alcuni fioretti di Paola Erdas

Don Carlo Gesualdo, Principe di Venosa ( 1566 -1613}
Canzon Francese del Principe

Paola Erdas

Paola Erdas e cembalista dai molteplici interessi e dal repertorio ampio e poco convenzionale.
lnizia gli studi con D. Petech e prosegue con K. Gilbert al Mozarteum di Salisburgo. Attiva anche nel carnpo della ricerca musicologica, pubblica per la Ut Orpheus di Bologna. I suoi sette CD solistici hanno ricevuto arnpi consensi dalla critica internazionale e sono stati per la maggior parte registrati su preziosi strumenti storici. Molte le collabora­zioni di Paola, interessata a spaziare tra i vari repertori e generi musicali e artistici in genera le: col liutista Rolf Lislevand; col tablista Shyarnal Maitra, con ii giovane astro nascente della viola da gamba Andre Lislevand. Con “Su Cantu in sas laras”. spettacolo creato da Sergio Ladu incentrato sulla rnusica sarda, Paola si produce in veste di attrice e autrice di testi oltre che rnusicista. Con Claudia Caffagni esplora ii repertorio rnedievale creando uno spettacolo sulla scrittrice Cristina da Pizzano e uno su Giovanna d’Arco. Con Dasa Grgic e ii progetto DIH-respiro sulla corporeita della rnusica e sul respiro della danza. Ultima arnatissima collaborazione e quella con ii jazzista Gavino Murgia con ii quale ha realizzato un progetto intorno al repertorio medievale e al jazz intitolato II Vento tra le Corde. Paola e cofondatore assieme ad Andrea Lausi del Festival lnternazionale di Musica Antica Wunderkarnmer di Trieste di cui e attualrnente la Direttrice artistica. E’ professore di Clavicembalo al Conservatorio di Messina.

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