Intermezzo Bacocco e Serpilla ovvero “Il marito giocatore e la moglie bacchettona”

Dalla Masterclass all’allestimento di spettacoli. La realizzazione dell’Intermezzo è il frutto delle attività di studio nella Masterclass 2018 di Sara Mingardo, nonché delle selezioni a ruolo svolte nel 2019 in collaborazione con Concetto Armonico a Vicenza per il Festival Vicenza in Lirica.

Bacocco e Serpilla, un Intermezzo a lieto fine!

Musica di G:M: Orlandini, Libretto di Antonio Salvi

Di nascita veneziana (sono infatti almeno diciannove i libretti pubblicati ed eseguiti tra il 1706 e il 1709 in Venezia) gli Intermezzi troveranno la loro maggior fortuna in terra partenopea. Inseriti tra gli atti delle Opere Serie, ne costituivano un contraltare buffo, destinato a risollevare gli animi e l’attenzione del pubblico, sfruttando situazioni comiche, gags, equivoci e travestimenti, espedienti tutti esclusi dalla narrazione dell’opera seria. Veniva a crearsi perciò, come Dorsi cita, un “sandwich” di opere.

La loro successiva indipendenza dalla collocazione all’interno dell’opera seria, costituì la base della nascita dell’Opera Buffa. Dimenticati nel corso dei secoli, unico sopravvissuto riferimento la Serva Padrona di Pergolesi, solo agli inizi del ‘900 riuscirono a riscoprire vitalità e proposte esecutive, nello spirito delle riscoperte musicologiche.

BACOCCO E SERPILLA, di Giuseppe Maria Orlandini, su libretto di Antonio Salvi ebbe la sua prima rappresentazione probabilmente a Venezia tra il 1718 e il 1719, anche se esiste un libretto che riporta sul frontespizio l’indicazione di Verona e la data del 1715.

In ogni caso, i numerosi libretti e le edizioni a stampa pervenuteci testimoniano che l’Opera ebbe uno strepitoso successo per più di quarant’anni, venendo rappresentata anche a Vienna e Parigi, dove contribuì alla famosa Querelle des Bouffons, unitamente alla Serva Padrona di Pergolesi.

Altrettanto numerosi però furono gli adattamenti e rimaneggiamenti, nell’intento di adattare le tessiture ai registri delle voci presenti nelle varie compagnie teatrali. Pertanto le varie edizioni, sia manoscritte che a stampa, hanno impegnato musicologi e filologi in un lungo lavoro di analisi e comparazione tra le varie fonti, per risalire ad una ipotetica partitura originale.

La trama narra le vicende tra il marito giocatore, che perde infinite fortune al gioco, e la moglie che costantemente ma inutilmente lo rimprovera, decidendo infine di avvalersi di un giudice per farsi difendere. Il giudice però è il marito stesso travestito e quando Serpilla cede alle lusinghe del nuovo personaggio, rivela la propria identità, cacciandola. Serpilla è costretta così a vivere in miseria ma, ad un ultimo incontro, si riaccende la scintilla dell’amore e la storia si conclude con un inaspettato lieto fine.

Esecutori

  • Preparatrice vocale  – Monica Bacelli
  • Mise-en-espace – Cesare Scarton
  • Antonella Carpenito – Mezzosoprano
  • Micele Perrella – Baritono

Orchestra del CENACOLO MUSICALE

  • Giacomo Catana, Mauro Spinazzè, violini
  • Alessandra Di Vincenzo, viola
  • Cristina Vidoni, violoncello
  • Mauro Zavagno, violone
  • Donatella Busetto, cembalo e direzione

Biografie

Monica Bacelli

Monica Bacelli ha studiato con Maria Vittoria Romano e Donato Martorella e si è diplomata al Conservatorio di Pescara. Dopo aver vinto il Concorso Belli, ha fatto il suo debutto a Spoleto come Cherubino e Dorabella. Da allora la sua carriera l’ha portata in importanti teatri in Italia e nel mondo, tra cui La Scala di Milano, l’Opera di Stato di Vienna, il Festival di Salisburgo, Covent Garden e San Francisco e le orchestre leader tra cui la Filarmonica di Berlino, il Concertgebouw di Amsterdam e il Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. I conduttori con cui ha collaborato sono Abbado, Bychkov, Chailly, Dudamel, Harding, Mehta, Muti, Ozawa, Pappano, Rattle e Bolton. Il suo vasto repertorio comprende tutti i principali ruoli di Mozart per mezzosoprano (Idamante, Cherubino, Elvira, Dorabella e Sesto), Rossini, barocco (Monteverdi, Cavalli, Handel) e opere francesi tra cui Les Contes d’Hoffmann, Werther, Don Quichotte e L’Enfant et les sortilèges. Monica Bacelli è riconosciuta come interprete principale della musica contemporanea sia in concerto che sul palco. Ha cantato molte anteprime mondiali tra cui il monologo teatrale Le bel indifferente di Marco Tutino e il ruolo del protagonista in Antigone di Ivan Fedele al Maggio Musicale Fiorentino. È stata famosa per la sua lunga collaborazione con Luciano Berio che ha scritto il ruolo di Marina per lei in Outis (La Scala di Milano) e Orvid in Cronaca del luogo e il lavoro da camera Altra voce presentato al Festival di Salisburgo nell’ambito del progetto Pollini , e ripetuto a New York, Tokyo, Parigi e Roma. Ha anche cantato canzoni popolari di Berio molte volte, tra cui al Teatro alla Scala di Milano, alla Filarmonica di Berlino, all’Ensemble Intercontemporain e ai Proms di Londra. La sua ricerca curiosità interpretativa, il suo interesse per la musica da camera e la sua ricerca su un repertorio vocale insolito l’hanno portata negli ultimi anni ad un’ampia varietà di progetti che vanno dalla musica antica a quella contemporanea, con particolare attenzione alla canzone d’arte italiana del XX secolo.

Impegni recenti e futuri includono La Fortuna e Melanto / Ulisse alla Scala, Ottavia / Poppea al Palais Garnier Paris, Isolier / Le Comte Ory al Grand Théâtre de Geneve, Il re orso all’Opera Comique di Parigi, Pelléas et Mélisande a La Monnaie Brussels e al Maggio Musicale Fiorentino 2015 con Daniele Gatti e Berlioz Les Nuits d’été al Teatro Comunale di Bologna. Monica Bacelli è la destinataria del Premio Abbiati, un premio assegnato dalla critica musicale italiana.

Cesare Scarton

Si è diplomato in Regia lirica e teatrale presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma e laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna. Ha fatto parte della direzione artistica di importanti manifestazioni internazionali tra le quali la Sagra Musicale Umbra, le Panatenee (Pompei, Agrigento, Capri), il Verdi Festival di Parma. Dal 2012 è direttore artistico del Reate Festival di Rieti. Presso la Fondazione Rossini di Pesaro è direttore delle collane «Iconografia rossiniana», «I libretti di Rossini», «Saggi e Fonti».  Ha curato, fra le altre, le regie di Il matrimonio segreto di Cimarosa, Lo scoiattolo in gamba di Rota, Così fan tutte di Mozart, La piccola volpe astuta di Janáček, L’heure espagnole di Ravel, Gianni Schicchi di Puccini, L’impresario in angustie di Cimarosa (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, registrate in dvd da Infocamere); Il re pastore di Mozart e Nina ossia La pazza per amore di Paisiello (Festival Le notti di Villa Mondragone); La serva padrona di Pergolesi (Roma, Vilnius, Riga, Tallinn, Kiev, Budapest); L’elisir d’amore di Donizetti e L’italiana in Algeri di Rossini (Teatro Marrucino, Chieti); La Cenerentola di Rossini (Teatro Brancaccio, Roma); Hanjo di Panni, prima esecuzione assoluta (Associazione Nuova Consonanza): dvd a cura di Ema Vinci Records e trasmesso da Sky Classica; Brundibár di Krása e The little sweep di Britten (Teatro dell’Opera, Roma); Fadwa di Scarlato e La stanza di Lena di Carnini (Accademia Filarmonica Romana, prime esecuzioni assolute); L’incoronazione di Poppea e L’Orfeo di Monteverdi (Teatro Due, Roma). Con Fabio Biondi ed Europa Galante ha messo in scena Anna Bolena di Donizetti, registrata in dvd da Dynamic e trasmessa da Sky Classica, e Il barbiere di Siviglia di Paisiello. Ha inoltre curato la regia di Un’infinita primavera attendo di Cappelletto e Carnini (Accademia Filarmonica Romana, prima esecuzione assoluta): dvd a cura dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana; Anna e Zef, su musica di Monique Krüs, prima esecuzione italiana (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in coproduzione con la Nederlands Philharmonic. Degne di nota le regie di I due timidi e La notte di un nevrastenico di Nino Rota (Teatro Flavio Vespasiano, Rieti): dvd a cura di Dynamic; Combattimenti, composto da Orazi e Curiazi di Battistelli, Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, Tancredi appresso il Combattimento di Ambrosini (prima esecuzione assoluta; Associazione Nuova Consonanza); La scuola di guida di Rota, Il telefono di Menotti, Bach Haus di dall’Ongaro: dvd a cura di Ema Vinci Records (Teatro Flavio Vespasiano, Rieti). Da ricordare gli allestimenti di Polidoro di Lotti (prima ripresa mondiale, Teatro Olimpico, Vicenza) e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi (Teatro di Villa Torlonia; prima esecuzione a Roma) e di recente Il giudizio di Paride di Panni (Teatro Palladium, Roma). Ha ideato la drammaturgia de La traviata tra Verdi e Dumas, narrata da Renata Scotto e letta da Milena Vukotić; Čajkovskij e Madame von Meck con Sonia Bergamasco e Giulio Scarpati (Musei Vaticani, Città del Vaticano) e Gala Beethoven con Tommaso Ragno: ambedue i progetti realizzati con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano. Per Anna Proclemer ha scritto e messo in scena il monologo Anna dei Pianoforti da Alberto Savinio, rappresentato, tra l’altro, a Roma (Teatro Argentina), Milano (Piccolo Teatro), Firenze (Teatro della Pergola, Maggio Musicale Fiorentino), Palermo (Teatro Biondo).

Antonella Carpenito

Antonella Carpenito si diploma presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino con il massimo dei voti e la lode. Nel 2016 consegue la laurea di secondo livello in canto lirico presso lo stesso conservatorio, con il massimo dei voti con lode e menzione. Vincitrice del 1° premio al XIII Concorso Nazionale “Napolinova” e del 2° premio al IX Concorso Internazionale di Musica Città di Caserta–Belvedere di San Leucio; nella XVI Edizione del Concorso Lirico Internazionale “Ritorna Vincitor 2010 – Città di Ercolano”è vincitrice del Premio Speciale Pergolesi e del ruolo di Flora in Traviata nella sezione Opera. Vincitrice della 18ma Edizione del Concorso Lirico Internazionale “Francesco Albanese” di Torre del Greco tenutosi nel 2013 presso il Teatro Don Orione a Ercolano (NA). Vincitrice nell’anno 2017 di due concorsi “Città di Airola ” e ” World Music di Scafati “.Si è esibita presso:il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Verdi di Salerno, il Palazzo Reale di Caserta, Campidoglio-Musei Capitolini, Camera dei Deputati-Montecitorio, Teatro del Maggio Musicale di Firenze, Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Nazionale del Barhain a Manama, Teatro Comunale di Ferrara e Teatro Municipale di Piacenza, Teatro della Grancia, Auditorium di Columbia-Missouri, Espace Pierre Cardin a Parigi, Auditorium dell’Università di Cheng-du in Cina, Città Proibita a Pechino, Fortezza da Basso, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro du Chatelet, Teatro delle Folie Berger, Auditorium di Leon, Filarmonica di Malta, Filarmonica di Cracovia, Auditorium di Palma de Mallorca, Teatro di Correggio nel Gala Premio Pavarotti con Daniela Dessi e Fabio Armiliato, Tetro della Pergola, Festival dei due mondi di Spoleto. Nel 2018 debutta con il Maestro R. MUTI esibendosi nel Macbeth presso il Teatro del Maggio Musicale, il Pala de André e Norcia trasmesso su RAI 5 e in ripresa su Rai1.

Michele Perrella

Nato ad Isernia si diploma al conservatorio Lorenzo Perosi di Campobasso con 10 decimi e lode sotto la guida del maestro Luciano Di Pasquale. All’attività accademica affianco numerosi corsi di perfezionamento vocale con: Ugo Benelli, Roberto De Candia, Roberto Scandiuzzi, Carmela Remigio e partecipa al corso di musicologia liturgica, tecnica della direzione corale concertazione , direzione e canto gregoriano con l’Associazione Italiana Santa Cecilia di Roma per la musica sacra. Ha eseguito: 3° Messe Solennelle di Guilmamt, Petite Messe Solennelle di Rossini, Christus op. 97 di Mendelssohn, gli oratori Christus e la Via Crucis di Liszt, Requiem Fauré. In ambito operistico è stato Figaro ne “Le nozze di Figaro” Leporello in “Don Giovanni” e Guglielmo nel “Così fan tutte” di Mozart; Betto e Marco nel Gianni Schicchi, Marcello nella Boheme e Sharpless in Madama Butterfly di Puccini; Beaupertuis ne “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota; Mengotto ne “La Cecchina – ossia la buona figliola” di Piccinni. Al Teatro Olimpico di Vicenza è Polinestore (cover) in Polidoro di Antonio Lotti, esecuzione in prima mondiale in tempi moderni. Vince il ruolo titolo nel “Don Giovanni” di Mozart nel concorso internazionale Arturo Pessina di Garlasco.

Prossimi eventi

17 Mag 2024 Ore 10:30

Giovannni Battista Pergolesi, La serva padrona

Cenacolo Musicale
Teatro Zancanaro
Viale Pietro Zancanaro, 2, 33077 Sacile PN
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17 Mag 2024 Ore 21:00

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