Esecutori
Dorina – Martina Barreca
Nibbio – Niccolò Porcedda
Mimi
Anna Bianchin, Gemma Dorothy Aquilante, Alice Poppi
Allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Regia Cesare Scarton
Assistente alla Regia Eva Hribernik
Cenacolo Musicale
Giacomo Catana, Mauro Spinazzè, violini
Alessandra Di Vincenzo, viola
Giulio Padoin, violoncello
Michele Gallo, violone
Donatella Busetto, cembalo e concertazione
Allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia:
Anna Bianchin, Gemma Dorothy Aquilante, Alice Poppi
Con la partecipazione dei Docenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia:
Nicola Bruschi (Coordinatore della Scuola di Scenografia-
Scenotecnica-Costume)
Lorenzo Cutùli (Docente della Scuola di Scenografia)
Allestimento scenografico a cura degli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Biglietti
Intero 15€
Ridotto 10€ (under 18 – over 65)
Curriculum
Martina Barreca
Inizia lo studio del canto lirico con Patrizia Morandini, proseguendo successivamente gli studi con Susanna Rigacci e Patrizia Cigna. Dal 2014 al 2015 partecipa alle masterclass di belcanto di Mara Zampieri, Montserrat Caballé e Roberto De Candia e dal 2016 si perfeziona nel repertorio barocco seguendo i laboratori di Federico Maria Sardelli,Rossana Bertini, Alessandro Quarta e Gemma Bertagnolli. Nel 2016 è finalista del Concorso Omega Musica e vincitrice del ruolo di Zerlina in “Don Giovanni” di Mozart (giuria presieduta da Rolando Panerai). Nel 2019 è vincitrice della borsa di studio presso l’Accademia Vivaldi (Fondazione Cini) di Venezia. Dal 2013 al 2015 con il progetto giovani “Florence Opera” debutta in “Orfeo ed Euridice” di Gluck (nel ruolo di Euridice) al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo di Lucca, al Teatro del Popolo di Castelfiorentino e al Pala Expo di Empoli, nell’opera “Die Zauberflöte” di Mozart (nel ruolo di Pamina) al Tempio Valdese di Firenze, e in “Dido and Aeneas” di Purcell (nel ruolo della First Witch) al Teatro dei Leggieri di San Gimignano, progetti diretti da Antonio Bellandi e Claudio Bianchi, con la regia di Patrizia Morandini. Nel 2016 partecipa alla masterclass di canto barocco del soprano Rossana Bertini finalizzata all’allestimento de “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno” di Händel e viene scelta per il ruolo di “Piacere”, cantando l’oratorio a giugno all’interno della seconda edizione del “Da Vinci Baroque Festival” con la direzione di Samuele Lastrucci. Nello stesso anno viene selezionata per il ruolo di “Cardella” nell’opera studio “Lo frate ‘nnamorato” di Pergolesi, nella seconda edizione del Festival “Guardiagrele Opera”, con la direzione di Maurizio Colasanti e la regia di Enzo Decaro. Canta nella seconda (2016) e quarta (2018) edizione del “Da Vinci Baroque Festival” come solista nella “Johannes Passion” di J.S. Bach e nel “Dixit Dominus” di G.F. Händel con la direzione di Samuele Lastrucci.
Nel 2017 è Imeneo ne “La Gloria e Imeneo” di Vivaldi presso la Villa Comparini di Vinci, con “I Musici del Granprincipe” diretti da Samuele Lastrucci, che ripete a maggio 2019 e a febbraio 2020 con l’Ensemble Etruria Barocca di Dimitri Betti a Firenze per il Baroque Festival Florence. Nel 2018 è Rita nell’omonima opera di Donizetti al Festival Gatteatro di Castelnuovo d’Elsa e al Teatro del Popolo di Castelfiorentino e protagonista del “Dittico Napoletano” presso il Teatro Verdi di Pisa, nei ruoli di Lauretta del “Maestro di Musica” di Pergolesi e di Drusilla de “La Vedova Ingegnosa” di Sellitti, con l’orchestra Auser Musici diretta da Carlo Ipata, e la regia di Marco Castagnoli.Nel 2019 è Berta ne “Il Barbiere di Siviglia” presso il Teatro del Popolo di Castelfiorentino, con la Filarmonica Giuseppe Verdi diretta da Stefano Mangini e Livietta in “Livietta e Tracollo” di Pergolesi al festival “Settembre Musicale Castellano” con il “Quintetto Orpheus” diretto da Giovanni Mancini e la regia di Elena Verdiani. A luglio 2020 è Fortuna, Drusilla e Venere ne “L’Incoronazione di Poppea” di Monteverdi a Firenze per il “Florence International Choir and Orchestra Festival”, e a Villa Paolina a Viareggio per la 66a edizione del “Festival Pucciniano”, con l’Ensemble San Felice e l’Ensemble Etruria Barocca diretti da Federico Bardazzi e la regia di Marcello Lippi. Ad agosto è Serpina ne “La Serva Padrona” di Pergolesi per il “Festival Amedeo Bassi” di Montespertoli con l’Orchestra Orpheus diretta da Giovanni Mancini ela regia di Alessandro Calamai.
A settembre esegue “Il Lamento della Ninfa” di Monteverdi per il nuovo film “Benelux” del regista danese Christian Tafdrup, e a dicembre canta “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Monteverdi al Palazzo Barbolani di Montauto a Firenze per l’Associazione Mozart Italia – sede Firenze, concerto in streaming all’interno del festival “Inverno Fiorentino”.
Oratori eseguiti come solista: “Jephte” (Carissimi), “Leçons des ténèbres” (Delalande), “Gloria” (Vivaldi), Cantata “Herz und Mund und Tat und Leben BWV 147” (J.S. Bach), “Johannes Passion” (J.S. Bach), “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno” (Händel), “Utrecht Te Deum” (Händel), “Dixit Dominus” (Händel), “Messiah” (Händel), “Stabat Mater” (Pergolesi), “Krönungsmesse” (Mozart), “Requiem” (Mozart), “Messe a deux voix égales” (Gounod), “Les Sept Parole du Christ sur la Croix” (Franck,) “Requiem” (Fauré).
Niccolò Porcedda
Ha studiato violoncello con Francesco Vignanelli e canto lirico con Elisabetta Scano al conservatorio G. Pierluigi da Palestrina di Cagliari, conseguendo il diploma di compimento inferiore in violoncello. Ha frequentato corsi di violoncello barocco con Rebeca Ferri. Ha frequentato masterclass di canto lirico con il maestro Marcello Nardis, di canto barocco e oratorio romano con i maestri Lia Serafini e Alessandro Quarta ai corsi di Musica Antica di Urbino. Nel 2013 ha partecipato alla reunion di Milano dei 100 cellos, diretto da Giovanni Solli ma. Nel 2015 ha cantato nell’ensemble Ricercare, diretto da Riccardo Leone, aprendo il festival di musica antica Echi Lontani. Nel 2017 ha collaborato come cantore dell’ensemble vocale dell’Orchestra nazionale barocca dei conservatori italiani (ONBCI), diretta da Alessandro Quarta, in occasione del festival di Urbino Musica Antica e successivamente a Milano al Teatro dal Verme.
Per il biennio 2017 /2018 è stato membro del Coro Giovanile Italiano, diretto da Luigi Marzola e Carlo Pavese. Nel 2017 ha collaborato con l’ensemble UT insieme vocale consonante, diretto da Lorenzo Donati. Nell’Aprile del 2018 ha cantato con la Jove Cape Ila Reial de Catalunya, diretto da Jordi Savall, in un concerto con musiche di Joan Cererols, tenutosi al teatro l’Auditori di Barcellona. Ha aperto il 50° Festival di Musica Antica di Urbino assieme all’Ensemble Vocale e Strumentale della FIMA, diretto da Alessandro Quarta. Ha collaborato con Alfredo Bernardini e Fabio Bonizzoni, in qualità di solista, cantando al teatro Olimpico di Vicenza musiche di Bach e Vivaldi nel 2018 e nel 2019 ..
Collabora con il Bonporti Antiqua Ensemble e con l’Ensemble Rosantica. Ha collaborato con l’ensemble Fidicinium, diretto da Marian Polin, in qualità di solista al festival di Musica Sacra di Bolzano e Trento. Ha partecipato in ensemble e come solista ai festival dedicati alla musica antica di Trento, Modena, Cremo na, Vicenza, Brescia. Ha approfondito lo studio del repertorio vivaldiano operistico all’Accademia Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia con Gemma Bertagnolli.
Ha ottenuto la laurea triennale di canto rinascimentale e barocco al conservatorio di Trento con lode e menzione d’onore, sotto la guida di Lia Serafini. Attualmente frequenta il biennio di canto rinascimentale e barocco al conservatorio di Parma.
Ad Agosto canterà nella serata d’apertura dell’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, diretto da Marian Polin.
Presentazione
Dalle lontane Canarie un facoltoso Impresario teatrale si presenta a casa di Dorina, cantante presunta famosa, alla quale orire un ingaggio. Dorina fa la preziosa e costringe l’indomito Nibbio a chiederle ripetutamente un saggio delle sue bravure canore. Finalmente, ma solo dopo estenuanti insistenze, si concederà in un’Aria di bravura che incanterà lo sprovveduto Nibbio. Il quale, da parte sua, non esita a competere con lei esibendosi in un’Aria da lui stesso composta (con incerti esiti su Dorina) e riecheggiante i temi stucchevoli più frequentemente in uso nella librettistica
d’epoca.
Riuscirà a convincere Dorina ad accettare un contratto di lavoro presso una terra lontana, adulandola con le parole: “nascono in quell’isole passari, che nel canto, sembrano tanti Orfei, e la beltà di lei, se vien colà, mi creda, gran preda ne farà,”?
Non lo possiamo dire. In ogni caso, le riprese dell’Intermezzo nei Teatri di tutt’Italia, confermano la fortuna che l’opera ebbe nel corso degli anni a seguire e il testo metastasiano circolò intensamente nelle versioni musicali composte dai maggiori musicisti dell’epoca, Leonardo Leo, Giovanni Battista Martini, Bencini, Orlandini, entrando nel repertorio di compagnie che lo porteranno nei Teatri delle maggiori capitali europee.
Le Sinfonie da camera a tre instromenti, Opera seconda di Nicolò Porpora, si integrano nell’opera, utilizzate ad Ouverture e ad intercalare tra le due sezioni, completando lo spettacolo in una sorta di specchio strumentale all’azione scenica.