Ancor che col partire – Il “violino passaggiato” al tempo di Monteverdi

In Monteverdi ogni mezzo musicale aveva come scopo quello di enfatizzare il testo drammatico, al fine di creare un corpus unico musica-testo-rappresentazione scenica che arrivasse a toccare le più profonde corde dell’animo e dell’intelletto degli ascoltatori, attraverso l’uso delle dissonanze, la mescolanza di generi e di modi, l’utilizzo spregiudicato delle alterazioni, l’impiego di andamenti declamatori e di stilemi dell’improvvisazione vocale

Programma ed esecutori

Marco Uccellini
“La Luciminia contenta”
Da Sonate, Correnti et Arie da farsi con diuersi Stromenti
sì da Camera come da Chiesa, op. 4. Venezia 1645

Biagio Marini
“La Orlandina”
Symfonia a Un Violino ó Corneto è Basso se piace.
Da gli Aetti Musicali op. 1, Venezia 1617

Francesco Rognoni
Diminuzioni su “Vestiva i colli” del Palestrina
Da Selva de Varii Passaggi. Milano 1620

Giovanni Paolo Cima
Sonata in Sol minore à Violino e Violone
Da Concerti Ecclesiastici. Milano 1610

Maurizio Cazzati
“La Calva”, Sonata a Violino solo, over Violino, e Basso
Da Il Secondo Libro delle Sonate opera 8. Venezia 1648

Girolamo Alessandro Frescobaldi
Canzon Prima a Basso solo
da Canzoni da sonare Libro Primo. Venezia 1634

Tarquinio Merula
“La Maruta”, Canzon a 2, Violino e Violone.
Da Canzoni ovvero Sonate Concertate per Chiesa e Camera.
Libro III op. XII. Venezia 1637.

Giovanni Battista Spadi
Diminuzioni su “Ancor che co’l partire” di Cipriano di Rore.
Da Libro de’ Passaggi Ascendenti e Discendenti. Venezia 1624

Dario Castello
Sonata Seconda
Da Sonate concertate in stil moderno, Libro Secondo. Venezia 1629

Girolamo Frescobaldi
Canzon Quinta a Alto e Basso
da Canzoni da sonare Libro Primo. Venezia 1634

Marin Marais
Sonnerie de Sainte Genevieve du Mont de Paris.
Da La gamme et autres morceaux de simphonie pour le violon, la viole
et le clavecin. Parigi 1723

Paolo Perrone, violino barocco
Gioele Gusberti, violoncello
Marija Jovanovic, cembalo e organo

Presentazione

Claudio Monteverdi, nato a Cremona nel 1567 e morto a Venezia nel 1643, fu senza alcun dubbio una delle più ranate menti della musica colta occidentale. Spesso citato come l’inventore dell’Opera e della musica moderna, fu sicuramente colui che cambiò profondamente la musica della sua epoca.

In Monteverdi ogni mezzo musicale aveva come scopo quello di enfatizzare il testo drammatico, al fine di creare un corpus unico musica-testo-rappresentazione scenica che arrivasse a toccare le più profonde corde dell’animo e dell’intelletto degli ascoltatori, attraverso l’uso delle dissonanze, la mescolanza di generi e di modi, l’utilizzo spregiudicato delle alterazioni, l’impiego di andamenti declamatori e di stilemi dell’improvvisazione vocale: la Seconda Prattica.

La Seconda Prattica ebbe una grande diusione, al punto da oscurare nel tempo la Prima Pratica, ovvero il modo precedente di comporre la musica, rappresentato da compositori del calibro di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Il programma di oggi vuole rappresentare le idee monteverdiane attraverso la musica di altri compositori che ne seguirono e ne svilupparono le idee, mediante una delle forme che all’epoca erano in pieno sviluppo e sperimentazione, la sonata per violino (o per strumento soprano) e basso continuo. Si tratta di un ambito molto particolare, nel quale i fondamenti della Seconda Pratica vengono evocati esclusivamente attraverso la musica strumentale, che genera scenari e aetti mediante l’uso libero, fantasioso e talvolta estremo delle armonie, dei ritmi e delle melodie. La mancanza del testo quindi in questo caso è addirittura un
elemento di modernità in più. Marco Uccellini, nato a Forlimpopoli nel 1603 (o nel 1610) e morto a Forlì
nel 1680, fu uno dei primi compositori a sfruttare pienamente le possibilità espressive del violino,
arrivando anche a toccare vette allora inesplorate di virtuosismo strumentale. Le sue ardite modulazioni
e gli accostamenti armonici sono un personale e fruttuoso sviluppo delle idee monteverdiane della
Seconda Pratica. Di Francesco Rognoni (Milano seconda metà sec. XVI, Milano circa 1626) in questo
programma viene presentata la grande ornamentazione ideata sopra il madrigale di Giovanni Pierluigi
da Palestrina “Vestiva i colli”, che si collega direttamente all’ornamentazione virtuosistica di alcuni brani
monteverdiani. Giovanni Paolo Cima (Milano 1570 –Milano-1630) fu uno dei primi compositori a scrivere
brani musicali nella forma della trio-sonata che avrà tanto successo in epoca barocca.

La musica strumentale di Cazzati (Luzzara 1616-Mantova 1678), sebbene minoritaria nel numero rispetto a quella
vocale, ha raggiunto vette altissime, al punto tale che le sue raccolte sono annoverate fra i predecessori importanti di Arcangelo Corelli e fra i lavori musicali italiani di maggior rilievo.

Tarquinio Merula (Busseto 1595-Cremona 1665) diede un contributo importante alla musica strumentale, come emanazione immaginica della musica vocale. Come Monteverdi la sua musica si può iscrivere al contesto della Seconda pratica. Dario Castello, vissuto nella prima metà del XVII secolo, dal 1621 fu valente violinista presso S. Marco, dove come abbiamo visto il Monteverdi era Maestro di Cappella. Le sue raccolte di sonate, in Stil Moderno ascrivibili alla Seconda Pratica, sono fondamentali nella letteratura musicale dell’epoca ed ebbero una notevole didiffusione.

Biografia

Paolo Perrone Si diploma con ottimi voti in Violino (1994) e Musica da Camera (1996) presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, si perfeziona in seguito in violino moderno e violino barocco con i maestri C. Chiarappa (1999-2004) ed E. Onofri (2007-2011), rispettivamente presso il Conservatorio della Svizzera Italiana e il Conservatorio di Palermo. Dopo una lunga esperienza quartettistica e una parentesi orchestrale (Orchestra di Roma e del Lazio, 2004), dal 2005 si dedica esclusivamente all’esecuzione storicamente informata del repertorio dei secoli XVII e XVIII. Ha al suo attivo una regolare attività con i maggiori ensemble di musica barocca in Europa, tra cui Il Giardino Armonico, Accademia Bizantina, Concerto Italiano, Concert des Nations, Divino Sospiro, Imaginarium, Concerto de’ Cavalieri, Inseieme Strumentale di Roma, ed è primo violino solista di Concerto Romano, con i quali si è esibito nelle più importanti sale da concerto e festival di musica antica in Italia (tra i più importanti Accademia di S. Cecilia, Teatro Regio di Torino, MiTo, Perugia Musica Classica), Inghilterra (Lufthansa Festival), Francia (Salle Pleyel, Festival di Ambronay, Festival di Beaune), Germania (Händel-Festspiele Halle, Musikfest Bremen), Austria (Musikverein e Konzerthaus di Vienna), Belgio (Concertgebouw di Amsterdam), Portogallo (Centro Cultural de Belém, Fondação Gulbenkian), Spagna (Auditorio Nacional de Madrid), Polonia, Corea del Sud, Bulgaria, Colombia, Malta, Ucraina, Messico,USA,ecc.

Ha registrato numerosi dischi e registrazioni con Naïve Records, Deutsche Harmonia Mundi, Sony Music, CPO, Fuga Libera, Brillant Classics, Radio della Svizzera Italiana (RSI), Radio Vaticana, Stradivarius, Rai International, Sky, Mezzo, Radio France. Ha registrato la prima assoluta delle Sonate di Domenico Scarlatti per violino e basso continuo, pubblicata da Brilliant Classics. Ha fondato l’ensemble “Il Sogno Barocco”, del quale è primo violino e direttore, e con cui ha debuttato presso la Filarmonica di Kiev. Con tale compagine è impegnato nella riscoperta e nella valorizzazione di musiche inedite del repertorio barocco dei secoli XVII e XVIII. Ha tenuto una master class presso il Conservatorio L. Rece di Frosinone e una presso il Conservatorio E. R. Duni di Matera. È stato invitato come tutor presso l’Accademia Musicale dell’Annunciata.