J.S.BACH, L’UOMO – Concerto Ospite del Festival

Biografia e aneddoti, il profilo umano del grande compositore

Programma

J.S. Bach Cantata In allen meinen Taten, BWV 97.

Presentazione

Prosegue l’ambizioso progetto che vede il Coro del Friuli Venezia Giulia proporre l’integrale delle Cantate Sacre di J.S. Bach. Progetto cominciato circa 20 anni fa che nel 2023 vedrà il coro raggiungere le 100 Cantate eseguite. Nel corso degli anni si sono succeduti alla direzione grandi interpreti e giovani promesse della direzione e della musica antica. Da Gustav Leonhardt, Ton Koopman, Cristophe Coin, Andrea Marcon fino ai giovani studenti neodiplomati in direzione corale. E’ il caso del concerto di Polcenigo dove alla direzione ci sarà Anna Molaro, giovane violoncellista, gambista e diplomata in direzione di coro.
La Cantata BWV 97, In Allen meinen Taten, composta a Lipsia nel 1734 per un’occasione sconosciuta, è una di quelle ampie pagine del Kantor tedesco, suddivisa in 8 versi, e altrettante arie e recitativi, con la consueta varietà di struttura compositiva e organico strumentale.
Il concerto, che vede la partecipazione, su strumenti originali, dell’Orchestra San Marco di Pordenone, che da diversi anni condivide questo progetto visionario con il Coro, è inserito in un triduo di concerti, volti a declinare 3 aspetti della personalità di Bach. Bach teologo, Bach matematico e Bach uomo.
Per l’appuntamento di Polcenigo, dedicato all’aspetto umano della geniale mente di Bach, il pubblico verrà accompagnato, a più riprese in alternatim alla musica con la lettura di alcune lettere pubbliche e private di Bach che dischiuderanno alcuni lati caratteriali poco conosciuti della sua personalità, sfatando anche alcuni miti che ne hanno amplificato solamente alcuni aspetti.

Esecutori

Coro del Friuli Venezia Giulia
Orchestra San Marco di Pordenone su strumenti originali
Anna Molaro, direttore

Attore Massimo Somaglino

Curriculum

Il Coro del Friuli Venezia Giulia è nato nel 2001 e da allora ha effettuato quasi 500 concerti tra prime assolute e concerti tenuti in tutta Italia ed Europa. Caratterizzato dalla gestione modulare del suo organico, il complesso può trasformarsi dal piccolo ensemble atto a interpretare meglio il repertorio rinascimentale e barocco fino ad arrivare al grande coro sinfonico. Collabora con rinomati interpreti della musica antica, classica, contemporanea, jazz, pop e numerose orchestre europee: la Capella Savaria in Ungheria, i Solamente Naturali di Bratislava, la Venice Baroque Orchestra e l’ Orchestra S. Marco per la musica antica, la FVG Orchestra, l’Orchestra della Radio Televisione Serba, l’Orchestra della Radio Televisione e la Filarmonica di Ljubljana , la Junge Philarmonie Wien, l’Orchestra Toscanini di Parma, l’ Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e molte altre per il repertorio sinfonico. Oltre ad una ragguardevole attività in Friuli Venezia Giulia, è stato ospite dei più prestigiosi Festival e delle Stagioni concertistiche, tra cui spicca il Festival Monteverdi di Cremona, Società del Quartetto e Pomeriggi Musicali di Milano, Emilia Romagna Festival, Musikverein di Klagenfurt, Stadttheater di Klagenfurt, Wien Musikwoche, Lubjana Festival, Mittelfest, Ravenna Festival, Festival MI.TO, Stresa Festival, Festival Internazionale dell’Isola d’Elba, Innsbrucker Festwoche der Alte Musik, Les Concerts Parisien, Astana Festival, ecc. E’ stato diretto da quasi 100 direttori tra cui spiccano i nomi di Riccardo Muti, Gustav Leonhardt, Ton Koopman, Andrea Marcon, Filippo Maria Bressan, Luis Bacalov ( premio Oscar recentemente scomparso di cui ha eseguito in prima assoluta l’opera Estaba La Madre dedicata alla madri di Plaza de Mayo e la Misa Tango) Bruno Aprea, Marco Angius, George Pehlivanian, Uros Lajovic. Significative le collaborazioni per la musica leggera con Andrea Bocelli, Tosca e Simone Cristicchi, i concerti etnici con artisti del calibro di J. Gasparyan, le performance jazz con M.Stockhausen, E. Rava, J.Surman, K. Weehler, J.Taylor, G. Venier, con i quali ha spesso proposto opere in prima assoluta. Uno dei progetti più ambiziosi del coro è quello di eseguire, nel corso degli anni, tutte le oltre 200 Cantate Sacre di J.S. Bach (già metà del percorso è stato fatto) e grande risalto ha avuto nella Pasqua del 2012 l’esecuzione a Udine, in tre sere consecutivi, della Passione secondo Giovanni, della Passione secondo Matteo e della Messa in si minore, sotto la direzione di Filippo Maria Bressan, Andrea Marcon e Paolo Paroni.

I Concerti con Riccardo Muti sono andati più volte in onda su Rai 1 in eurovisione così come i concerti con Gustav Leonhardt su Rai 2 e Rai 3. Nel 2016 ha intrapreso una felice collaborazione con il celebre violoncellista Mario Brunello che sta portando il coro nei più importanti cartelloni e Festival europei.

Nel novembre del 2022 è stato invitato a tenere un concerto con l’esecuzione della Seconda Sinfonia di Mahler nella Sala d’oro del Musikverein di Vienna, primo e unico coro del Friuli Venezia Giulia, in una serata che ha visto il tutto esaurito.

Massimo Somaglino
E’attore, autore e regista teatrale, qualche volta cantante o musicista.
Della sua lunga militanza teatrale nazionale per moltissimi spettacoli di prosa, teatro ragazzi, teatro di piazza, musical, ricorda più volentieri il lavoro d’attore per alcune produzioni con Elio De Capitani regista ed il Teatro dell’Elfo di Milano, (fin dal 1996 – ‘I Turcs tal Friul’ di Pier Paolo Pasolini, e recentemente “Otello” di Shakespeare e “Afghanistan” – stagioni 2016/17/18) nonché l’esperienza 2006/2010 diretto da Damiano Michieletto, Bepi Emiliani e Stefano Pagin per il Teatro Stabile del Veneto, in un progetto di recupero della lingua veneta strutturato in quattro produzioni teatrali: ‘Quando al paese mezogiorno sona’ di Eugenio Palmieri, ‘La base de tuto’ di Giacinto Gallina, ‘Tramonto’ di Renato Simoni e ‘Se no i xé mati no li volemo’ di Gino Rocca.
Fondamentale il connubio con Giuliana Musso per la regìa di “Nati in casa” (di cui è anche co-autore), “Sexmachine” e “Tanti Saluti”, prodotti da ‘La Corte Ospitale’ di Rubiera (RE) nonché il lungo percorso personale di ricerca e produzione intorno ad eventi e personaggi della storia friulana: “Zitto, Menocchio!” (1996) sul pensiero eretico del famoso mugnaio valcellinese interpretato con uno splendido pupazzo realizzato dall’artista croato Zlatko Bourek,  ‘Acqua, il sogno’, (1998) di cui è stato autore, interprete e regista, sulla storia di Antonio Dell’Angelo detto il Pellegrin, “Cercivento”, (Mittelfest 2003) dal testo di Carlo Tolazzi, spettacolo contro le guerre, “Achtung banditi!”, (2005) concerto teatrale per la Resistenza (anche pubblicato in cd), “Indemoniate” (2008) sulla vicenda delle donne di Verzegnis, il progetto ‘Academia de gli Sventati’, (1998 – 2002) ricerca intorno alle maschere della commedia dell’arte in chiave friulana (Caterina e il Mamaluc – La crudel zobia grassa), ed altri, tutti realizzati con lo stesso gruppo di lavoro artistico.
Con l’associazione CinemaTeatroEden di cui è socio fondatore ha realizzato il cortometraggio “Up/down” e il mediometraggio “Carnia 1944”.
Ha preso parte a molti documentari storici e turistici realizzati dalla Regione FVG in qualità di conduttore in voce e in video.
Ha pubblicato il cd comico-musicale friulano “Sclopetadis!”, che è anche spettacolo – concerto dal vivo.
Ha insegnato ed insegna presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica ‘Nico Pepe’ di Udine, ma ha tenuto laboratori in Italia e all’estero. (Cordoba – Argentina).
In infinite occasioni ha tenuto serate di lettura su testi di autori e poeti italiani e friulani, accompagnato o meno dai migliori musicisti del territorio, ed ha partecipato a numerosi CD musicali quale ospite – voce recitante.
Negli ultimi anni è andato in scena in abiti femminili nella commedia “La vita non è un film di Doris Day” di Mino Bellei, ha diretto la versione nella variante pesarina del carnico del dramma “Elnemulas” (L’ùali di Diu) dello scrittore ungherese Miklos Hubay, ha scritto e diretto “Tre zovini’”, tratto dall’opera di Novella Cantarutti e prodotto dal CSS (2014), condiviso la scrittura e la messinscena di “BBQ – Tre uomini alla griglia” sulla crisi maschile dei 50 anni, e scritto “Suite in forma di rosa”, concerto teatrale per i 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2015). Ha diretto per Mittelfest 2015 gli allievi dell’Accademia “Nico Pepe” di Udine in “Sei canti dell’infinito andare” – omaggio a Giuliano Scabia.
Nel 2016 ha diretto “Liberazione” di Serena Di Blasio e scritto e diretto “Il canto e la fionda – pensiero e vita civile di David Maria Turoldo”, produzione CSS Udine.
Ha riscritto un’attualizzazione dell’”Histoire du soldat” di Stravinskij – Ramuz, dal titolo ‘Soldier’s movie’ andata in scena nel febbraio 2019 ed un adattamento da ‘Il sogno di una cosa’ di Pier Paolo Pasolini, andato in scena col titolo ‘Nini e Cecilia’ in piazza a San Giovanni di Casarsa nell’estate 2019.
Nella stagione 2020 del Teatro Elfo Puccini di Milano sarà presentato il riallestimento di ‘Cercivento’, da lui curato.
Dal 2018 è direttore artistico dell’Associazione “Teatro Club Udine”.
Lavora da molti anni come attore e speaker in italiano ed in friulano presso la Rai ed altre emittenti private.

Anna Molaro intraprende giovanissima lo studio del violoncello conseguendo il diploma accademico di II livello con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di C. Teodoro.
Ha frequentato numerose masterclasses per approfondire il repertorio cameristico e quello antico.
Si è esibita in formazioni cameristiche in festival e stagioni regionali tra cui Mittelfest, Carniarmonie, Armonie in Città.
Ha svolto attività orchestrale con l’Orchestra Giovanile Cherubini e numerose altre orchestre, collaborando con direttori e solisti come  R. Muti, D. Renzetti, L. Kavakos, A. Lonquich, W. Marshall, S. Isserlis, A. Lucchesini, M. Quarta e molti altri. È attualmente violoncello di fila nella FVG Orchestra, ricoprendo talvolta anche il ruolo di Primo Violoncello.
Ha conseguito la laurea in Composizione e Direzione di Coro presso il Conservatorio di Udine con il massimo dei voti, lode e menzione, approfondendo lo studio con i M° P. Paroni e C. Dell’Oste. Dal 2018 dirige l’Accademia del Coro del Friuli Venezia Giulia, sezione giovanile dell’omonimo coro. In occasione del Ventennale del Coro del Friuli Venezia Giulia è stata invitata a dirigere un concerto che l’ha vista protagonista assieme al violoncellista M. Brunello.

Orchestra San Marco di Pordenone
Costituitasi nel 1969 con lo scopo di accompagnare il Coro della Concattedrale di Pordenone, l’Orchestra San Marco opera inizialmente sul territorio regionale, allargando ben presto l’attività al più vasto repertorio sinfonico e facendosi conoscere in molte città italiane dove riscuote ottimi riconoscimenti di pubblico e di critica: Venezia (Basilica dei Frari e Biennale Musica), Treviso, Bolzano, Padova, Trieste, Torino. Si è esibita inoltre in Austria, Slovenia e Croazia.
Il repertorio dell’orchestra comprende musiche di tutte le epoche, alternando le più note ad altre meno conosciute, quand’anche non meno importanti e meritevoli di attenzione: dal Barocco al contemporaneo, dalla triade classica viennese ai grandi romantici, dal Novecento storico alle più recenti contaminazioni fra stile classico e leggero. Importanti direttori si sono esibiti nel corso degli ultimi anni: W. Themel, E. Casazza, F. Belli, E. De Nadai, F. Krager, A. Ballista, L. Shambadal, F.M. Bressan, I. Vlainić. Fra i solisti si ricordano in particolare L. Degani, A. Nadin, S. Braconi, S. Piciri, O. Cristofori, G. Pellarin, M. Candotti, A. Oliva, F. Di Rosa, A. Zucco.
Nel 2023 è stato nominato direttore principale dell’orchestra il M° Ben Palmer, direttore inglese nominato “Associate” alla Royal Academy of Music di Londra e specializzato nella direzione di musica da film.
Secondo la consuetudine di molte orchestre, è prevista, all’interno del complesso, la formazione di gruppi cameristici costituiti dalle prime parti delle diverse sezioni, in grado di sviluppare una loro ulteriore programmazione concertistica anche in collaborazione con solisti di grande prestigio: si tratta di quartetti e quintetti di archi o di fiati, di ensemble di ottoni, di percussioni, di strumenti misti.
Fra i numerosi progetti culturali condivisi con importanti partner si ricordano in particolare il ciclo delle Cantate di Bach insieme al Coro del Friuli Venezia Giulia, la partecipazione ormai decennale al Festival “Le Giornate del Cinema Muto” di Pordenone e la realizzazione dello spettacolo “Bravo Bravissimo” – progetto sostenuto dal programma “Europa Creativa” – di cui l’Orchestra San Marco è stata leader partner.
L’omonima associazione culturale che coordina l’attività dell’orchestra organizza inoltre una rassegna di concerti nell’oasi verde del Parco San Valentino di Pordenone: un cartellone di eventi che accompagna il pubblico durante tutta l’estate attraverso una grande varietà di proposte, dando ampio spazio a nuove produzioni, intrecci culturali con strumentisti giovani o più affermati, compositori, letterati, attori.
Dal 2020 il direttore artistico è il M° Federico Lovato.

 

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