Musica Sensibile

Nel silenzio di un antico casale restaurato, le note di una musica "sensibile"...

Programma

Leopold Mozart (1719 – 1787)
Divetimento III in Re maggiore
Allegro-Adagio-Allegro

J. Haydn (1732 – 1809)
Trio in Sol maggiore [dai trii londinesi]
Spiritoso (alla Marcia)-Andante-Allegro

Johann Ch. Bach (1735 – 1782)
Trio in Do maggiore
Allegretto-Adagio-Allegro

W. A. Mozart (1756 – 1791)
Trio in Fa maggiore
Allegro-Adagio-Minuetto & Trio-Rondò allegro

Esecutori

Luigi Lupo – Traversiere
Marialuisa Barbon – Violino
Gioele Gusberti – Violoncello

Presentazione

Conclusasi l’immaginifica carica del Barocco, lo stile compositivo andò via via forgiandosi su modelli più composti e regolari che saranno poi ascritti nella definizione di “periodo classico”; tuttavia non fu mai abbandonata quella vena poetica legata agli affetti che diverrà poi sentimento nel Romanticismo e che tra la metà e fine del XVIII diede vita allo stile sensibile al quale questo programma rende omaggio.

Accanto a questa mutazione di stilemi andò via via maturando una classe sociale che faceva della musica oggetto di piacere e che implicò la nascita di moltissimo repertorio per dilettanti; si tratta di un termine che oggi è pervaso d’implicazioni non sempre positive, tuttavia all’epoca esso indicava coloro che non erano vincolati alla musica per sostenersi economicamente nella vita, e che pertanto potevano coltivare l’arte come forma di sincero diletto, pur con profonde implicazioni culturali.

Furono in più occasioni gli stessi amatori a rivestire il ruolo di committenti e mecenati per grandi compositori, regalando così alla Storia della musica pagine di indubbio valore; un caso emblematico sia il celebre Concerto per flauto e arpa di Mozart, la cui composizione si deve ai desideri capricciosi dell’ambasciatore francese Adrien-Louis de Bounières flautista dilettante e a sua figlia, arpista, che pagarono (non senza ritardi) il giovane salisburghese per quest’opera, oppure si pensi, nel caso di Haydn, al Principe  Nicolaus Esterházy che commissionò oltre centosettantacinque composizioni dedicate al baryton (una viola da gamba bassa diffusa nella Germania meridionale dalla fine del Seicento) del quale egli era virtuoso….